Dott. Giannantonio Spena
Direttore UOC Neurochirurgia
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo
Pavia
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo
Pad. Nuovo Ospedale "DEA"
Piano +7 - Corpo A
Segreteria 0382.502780
Per Appuntamento Ambulatoriale in Libera Professione Intramoenia
- Policlinico San Matteo: può prenotare al numero 0382.501788 oppure compilare il form on line
- Poliambulatorio Akesis viale Libertà 4, Pavia
0382.302996
La fossa cranica posteriore ed il basicranio posteriore rappresentano la porzione di cranio posta subito al di sotto della nuca. Quest'area del cranio è ricoperta e difesa da diversi strati muscolari che rendono gli approcci chirurgici piuttosto complessi.
La fossa cranica posteriore presenta un volume ridotto rispetto alla porzione superiore del cranio e vagamente ad imbuto. Nonostante ciò, essa ospita alcune delle strutture più delicate e vitali del sistema nervoso centrale (cervelletto, tronco cerebrale, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII nervi cranici, arterie vertebrali e arteria basilare).
Gli approcci chirurgici alla fossa posteriore ed al basicranio posteriore richiedono profonda conoscenza anatomica e lunga pratica chirurgica. Non esiste il migliore approccio chirurgico per tutti i casi, ma piuttosto va scelto il migliore approccio per il singolo paziente.
Per questo motivo nel nostro Ospedale esiste una stretta collaborazione tra Neurochirurgo ed Otorinolaringoiatra finalizzata a sfruttare le potenzialità di tutti gli approcci sia neurochirurgici che otochirurgici nel modo più sicuro ed efficace.
Inoltre tutte le procedure chirurgiche per la rimozione di tumori della fossa cranica posteriore e del basicranio posteriore vengono eseguite con l'ausilio di un ampio setting di monitoraggio neurofisiologico. Queste tecniche assicurano un controllo continuo dell'integrità dei nervi cranici che vengono manipolati ma anche delle connessioni del troncocerebrale.
Subito dopo i neurinomi del nervo acustico-vestibolare in termini di frequenza vi sono i meningiomi, le cisti dermoidi/epidermoidi e, ancora meno frequenti, i neurinomi degli altri nervi cranici (per esempio i neurinomi del V nervo, il nervo trigemino).
Tutti questi tumori sono per lo più benigni e ad accrescimento molto lento seppur possano "lentamente" raggiungere dimensioni ragguardevoli e mettere in serio pericolo l'autonomia del paziente.
Le indicazioni al trattamento chirurgico sono condizionate da molti fattori tra i quali le dimensioni, la sede, l'età, la compressione del tronco cerebrale ed i sintomi clinici.
Mentre per i neurinomi acustico-vestibolari la posizione del tumore è sempre attorno al condotto uditivo interno, per i meningiomi o le cisti dermoidi/epidermoidi la posizione può variare enormemente in base al punto in cui ha iniziato a formarsi il tumore. Questo condizionerà il tipo e l'estensione dell'approccio chirurgico proposto.
TUMORI DEL BASICRANIO
Approfondimento
Il monitoraggio elettrofisiologico intraoperatorio
Questa tecnica richiede la presenza in sala operatoria di un Neurofisiologo cioè un medico esperto di monitoraggi elettrofisiologico dei nervi e dell'encefalo.
Il monitoraggio consente con grande precisione e sicurezza di avere in tempo reale informazioni riguardo lo stato di funzionalità di un nervo. Il principio è basato sull'applicazione di una serie di elettrodi riceventi (microscopici aghi che vengono inseriti nei muscoli corrispondenti al nervo da tenere sotto controllo, per esempio i muscoli della faccia) e sull'applicazione di correnti a bassisimo voltaggio sul nervo in esame. In questo modo si avranno informazioni non solo su quanto il nervo viene manipolato e quanto venga irritato, ma anche sulla sua integrità funzionale.
La chirurgia dei tumori della fossa cranica posteriore e del basicranio posteriore necessita di questi monitoraggi.
Il nostro Ospedale mette a disposizione un team dedicato e di grande esperienza nel monitoraggio elettrofisiologico intraoperatorio.